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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

METODOLOGIA DELLA RICERCA: DOMANDE, LA RICERCA

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DOMANDE LA RICERCA 1. Che differenza c'è tra teoria e ipotesi?  Una teoria può essere definita come un insieme di proposizioni organicamente connesse dotate di un alto livello di astrazione, proposte per spiegare o dare ragione di determinati fatti empirici. Un'ipotesi è una supposizione relativa a un determinato fenomeno o ambito di fenomeni, che si colloca a un livello di astrazione minore della teoria è che è formulata in modo da essere empiricamente controllabile.  2.  perché l'esperimento si distingue da tutte le altre tecniche di acquisizione dei dati? L'esperimento differisce profondamente dagli altri metodi di ricerca e che chi ne fa uso non si limita a registrare delle informazioni acquisite con tecniche particolari, ma interviene attivamente sulla realtà da indagare, modificando alcune condizioni rilevando poi gli effetti di tale cambiamento. 3.  Quali sono le principali procedure non sperimentali? L'osservazione è una tecnica molto diffusa e trasversale a

METODOLOGIA DELLA RICERCA: LA RICERCA

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 CONCETTI CHIAVE DELLA RICERCA LE TEORIE E LE IPOTESI Un percorso di ricerca parte innanzitutto da presupposti tipo teorico. Una teoria può essere definita come un insieme di proposizioni organicamente connesse dotate di un alto livello di astrazione, proposte per spiegare o dare ragione di determinati fatti empirici. Una teoria si articola in una o più tesi specifiche; un'ipotesi è una supposizione relativa a un determinato fenomeno o ambito di fenomeni, che si colloca a un livello di astrazione minore della teoria è che è formulata in modo da essere empiricamente controllabile.  Se manca la possibilità di un riscontro empirico, l’ipotesi resta una semplice supposizione. I DATI EMPIRICI E LA LORO RILEVAZIONE Nella ricerca i “dati” sono le informazioni che il ricercatore si procura tramite procedure di tipo empirico.  Le procedure si dividono essenzialmente in due tipi, sperimentali e non sperimentali. Si tratta di una questione di fondo, in quanto l'esperimento dif

METODOLOGIA DELLA RICERCA: DOMANDE, IN CHE COSA CONSISTE LA RICERCA?

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  IN CHE COSA CONSISTE LA RICERCA? DOMANDE  1. Quale idea della ricerca ha il senso comune?   Il senso comune si fa spesso un'idea semplificata e piuttosto imprecisa della Ricerca Scientifica; l'opinione comune tende a credere che l'attività di ricerca consista semplicemente in una “raccolta” di informazioni che la realtà elargisce spontaneamente. C’è il credo erroneo che ognuno si possa sentire autorizzato a sentirsi di essere competente in merito a diversi argomenti, specialmente nel campo delle scienze umanistiche.      2. Quali sono i presupposti del modello positivista della Ricerca Scientifica? Nel XIX secolo il Positivismo, pensiero inaugurato dal filosofo francese Augusto Comte, teorizzò un'idea del metodo scientifico molto semplice, basandosi sul metodo scientifico sperimentale di Galileo Galilei: lo scienziato sottopone a osservazione i fenomeni, individua tra essi relazioni costanti e infine formula una legge, cioè una relazione che lega tali fenomeni in modo

METODOLOGIA DELLA RICERCA: IN CHE COSA CONSISTE LA RICERCA?

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IN CHE COSA CONSISTE LA RICERCA? Il senso comune si fa spesso un'idea semplificata e piuttosto imprecisa della Ricerca Scientifica; l'opinione comune tende a credere che l'attività di ricerca consista semplicemente in una “raccolta” di informazioni che la realtà elargisce spontaneamente. C’è il credo erroneo che ognuno si possa sentire autorizzato a sentirsi di essere competente in merito a diversi argomenti, specialmente nel campo delle scienze umanistiche. Nel XIX secolo il Positivismo, pensiero inaugurato dal filosofo francese Augusto Comte, teorizzò un'idea del metodo scientifico molto semplice, basandosi sul metodo scientifico sperimentale di Galileo Galilei: lo scienziato sottopone a osservazione i fenomeni, individua tra essi relazioni costanti e infine formula una legge, cioè una relazione che lega tali fenomeni in modo necessario. Comte riteneva l’approdo a questo tipo di procedura una conquista dello spirito "positivo”, capace in questo modo di affrancars

SOCIOLOGIA: FILM "THE TRUMAN SHOW"

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  THE TRUMAN SHOW The Truman show è un film statunitense del 1998, diretto da Peter Weir e prodotto da Lynn Pleshette. Il protagonista Truman è interpretato da Jim Carrey, la pellicola è una satira fantascientifica, che si occupa di rappresentare sul grande schermo una situazione paradossale in cui la vita di un solo individuo diventa interamente soggetto di un reality show fin dalla sua nascita.   La trama del film vede il trentenne Truman Burbank vivere spensieratamente la sua vita, ignaro di essere il protagonista di un programma televisivo che ne racconta ogni singolo attimo. Truman vive in una città chiamata Seaheaven, che in realtà è un gigantesco studio televisivo, situato all’interno di una cupola dove tutto è finto. Il protagonista non sa di essere continuamente osservato da un immenso pubblico, che nel corso del film ci viene anche mostrato, attraverso scene che li vedono intenti a guardare Truman alla televisione. Nel programma non ci sono persone che non siano attori

SOCIOLOGIA: VERIFICA DI FINE CAPITOLO "INDUSTRIA CULTURALE E SOCIETA' DI MASSA"

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 VERIFICA DI FINE CAPITOLO INDUSTRIA CULTURALE E SOCIETA' DI MASSA ESERCIZIO 1: a. Falso b. Vero c. Falso d. Vero e. Vero ESERCIZIO 2: a. D b. B c. C ESERCIZIO 3:  a.  rotocalco b. apocalittico c. infotainment ESERCIZIO 4:  a. L'utilizzo del cinema come strumento di comunicazione e di intrattenimento sociale nacque grazie a George Méliès in Francia e, soprattutto, David Griffith negli Stati Uniti. Con il primo la cinematografia diventò una messa in scena di situazioni fantastiche, al secondo dobbiamo invece la grammatica del cinema. Con loro il cinema divenne una vera e propria forma di spettacolo, cioè di "ri-creazione" della realtà attraverso la messa in scena.  b.  Nel 1947 gli esponenti della scuola di Francoforte Theodor Adorno e Max Horkheimer, Scrivono a quattro mani in saggio intitolato dialettica dell'illuminismo , un testo il cui scopo è quello di indagare le degenerazioni del razionalismo occidentale nella moderna società industriale.  I due filosofi i

SOCIOLOGIA: TESTO DI O'TOOLE

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 O'TOOLE  TUTTI PAZZI PER WIKI: UN'INTERVISTA A JIMMY WALES, E "PAPA'" DI WIKIPEDIA DOMANDE: 1 Quali informazioni si possono trovare su Wikipedia? Su Wikipedia si possono trovare tantissime informazioni scritte da diversi utenti, i quali trattano alla stessa stregua diversi personaggi inseriscono all'interno del testo voci che non troveremmo su altre enciclopedie. 2 Secondo Waze, In che modo Wiki potrà diventare sempre più attendibile? Waze vorrebbe introdurre un sistema chiamato Wiki Trust che colore era in arancione le informazioni inserite da utenti poco affidabili, più il testo guadagnerà autorevolezza più chiara diventerà lo sfondo. inoltre, alcuni volontari faranno da "eldor" per le voci più delicate delle Edizioni inglese. a capo 3 Perché a Wales non interessa il profitto? perché inizialmente si trattava di un progetto a cui lavorava solamente per hobby, Inoltre inizialmente non vi era alcun modello commerciale a cui ispirarsi essendo Zero di

SOCIOLOGIA: DOMADE SULLA CULTURA NELLA SOCIETA' DI MASSA

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  CULTURA NELLA SOCIETA' DI MASSA  DOMANDE 1: A chi e a che cosa rimandano alle espressioni "apocalittici" e "integrati"? Nel 1964 Umberto Eco introduce la distinzione tra apocalittici e integrati. Nel linguaggio di Eco, "apocalittici" sono quegli intellettuali per nulla disposti a venire a Patti con la cultura di massa strenui difensori di una concezione aristocratica del sapere. Al contrario, gli "integrati" sono convinti che la civiltà di massa consenta un allargamento della base sociale della cultura, che produca un sapere che forse per la prima volta nella storia è davvero universale, condivisibile da tutti i membri di una società.  Apocalittici e integrati sono due idealtipi: la posizione concreta del singolo intellettuale spesso una commissione di questi due atteggiamenti, che talvolta tende a inclinare maggiormente verso l'uno o verso l'altro. La contrapposizione ha comunque una validità euristica, in quanto identifica due vis

SOCIOLOGIA: LE ANALISI DELL'INDUSTRIA CULTURALE NEL SECONDO DOPO GUERRA

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GLI INTELLETTUALI DIFRONTE ALLA CULTURA DI MASSA LE ANALISI DELL'INDUSTRIA CULTURALE NEL SECONDO DOPO GUERRA Dopo la Seconda Guerra Mondiale le riflessioni sull' esplosione della società di massa si fanno molto più approfondite. Nel 1947 gli esponenti della scuola di Francoforte Theodor Adorno e Max Horkheimer, Scrivono a quattro mani in saggio intitolato dialettica dell'illuminismo , un testo il cui scopo è quello di indagare le degenerazioni del razionalismo occidentale nella moderna società industriale.  I due filosofi introducono il concetto di "industria culturale", caricando l'espressione di una eccezione fortemente negativa: essi si riferiscono al complesso dei prodotti e delle strategie di distribuzione Nati dalla colonizzazione economica della sfera culturale, ovvero quel fenomeno tipico della società industriale avanzata che finisce per asservire la cultura a scoppi che le sono estranei. L'industria culturale si avvale soprattutto dei canali del

SOCIOLOGIA: GLI INTELLETTUALI DI FRONTE ALLA CULTURA DI MASSA

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GLI INTELLETTUALI DI FRONTE ALLA CULTURA DI MASSA "APOCALITTICI" O "INTEGRATI"? Nel 1964 Umberto Eco introduce la distinzione tra apocalittici e integrati. Nel linguaggio di Eco, "apocalittici" sono quegli intellettuali per nulla disposti a venire a Patti con la cultura di massa strenui difensori di una concezione aristocratica del sapere. Al contrario, gli "integrati" sono convinti che la civiltà di massa consenta un allargamento della base sociale della cultura, che produca un sapere che forse per la prima volta nella storia è davvero universale, condivisibile da tutti i membri di una società.  Apocalittici e integrati sono due idealtipi: la posizione concreta del singolo intellettuale spesso una commissione di questi due atteggiamenti, che talvolta tende a inclinare maggiormente verso l'uno o verso l'altro. La contrapposizione ha comunque una validità euristica, in quanto identifica due visioni diverse, in un certo senso alternative, d