SOCIOLOGIA: LE ANALISI DELL'INDUSTRIA CULTURALE NEL SECONDO DOPO GUERRA

GLI INTELLETTUALI DIFRONTE ALLA CULTURA DI MASSA

LE ANALISI DELL'INDUSTRIA CULTURALE NEL SECONDO DOPO GUERRA

Dopo la Seconda Guerra Mondiale le riflessioni sull' esplosione della società di massa si fanno molto più approfondite.

Nel 1947 gli esponenti della scuola di Francoforte Theodor Adorno e Max Horkheimer, Scrivono a quattro mani in saggio intitolato dialettica dell'illuminismo, un testo il cui scopo è quello di indagare le degenerazioni del razionalismo occidentale nella moderna società industriale. 

I due filosofi introducono il concetto di "industria culturale", caricando l'espressione di una eccezione fortemente negativa: essi si riferiscono al complesso dei prodotti e delle strategie di distribuzione Nati dalla colonizzazione economica della sfera culturale, ovvero quel fenomeno tipico della società industriale avanzata che finisce per asservire la cultura a scoppi che le sono estranei.

L'industria culturale si avvale soprattutto dei canali della comunicazione di massa e mettere sul mercato prodotti che sono standardizzati, mediocri a livello qualitativo e costituiti in modo da impoverire l'immaginazione è il senso Critico del consumatore lasciandogli l'illusione di essere sovrano di scienze e gusti personali.

Seppure l'industria culturale un fenomeno tipico della società di massa, per Adorno e horkheimer e sta Non può essere definita "cultura di massa" punto l'individuo della società di massa è eterodiretto, soggetto passivo di una cultura che non è lui elaborare, ma che piuttosto lo "crea" a misura dei propri imperativi e valori.

Un ridimensionamento della posizione fortemente pessimistica dei sociale di della scuola di Francoforte, viene fatta dal sociologo e filosofo francese Edgar Morin Con il saggio del 1962  l'esprit du Temps, lo spirito del tempo,  il cui titolo in italiano è l'industria culturale.

Morin sostiene che "cultura" è un termine relativo; in ogni società coesistono più culture: la cultura nazionale, con la religiosa eccetera; anche la cultura di massa rientra in questo contesto e interagisce con le altre culture: Essa può dunque accogliere in sé I loro elementi, ma anche per me Ale dei propri contenuti fino al punto di modificarle corroderle .

Secondo Morin  la cultura di massa, Anche se non è l'unica cultura del ventesimo secolo, e persona tour a cosmopolita e planetaria e per certi versi la prima cultura veramente "universale" nella storia dell'umanità.


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