SOCIOLOGIA: VERIFICA DI FINE CAPITOLO "INDUSTRIA CULTURALE E SOCIETA' DI MASSA"

 VERIFICA DI FINE CAPITOLO

INDUSTRIA CULTURALE E SOCIETA' DI MASSA

ESERCIZIO 1: a. Falso b. Vero c. Falso d. Vero e. Vero

ESERCIZIO 2: a. D b. B c. C

ESERCIZIO 3: 

a.  rotocalco

b. apocalittico

c. infotainment

ESERCIZIO 4: 

a. L'utilizzo del cinema come strumento di comunicazione e di intrattenimento sociale nacque grazie a George Méliès in Francia e, soprattutto, David Griffith negli Stati Uniti. Con il primo la cinematografia diventò una messa in scena di situazioni fantastiche, al secondo dobbiamo invece la grammatica del cinema. Con loro il cinema divenne una vera e propria forma di spettacolo, cioè di "ri-creazione" della realtà attraverso la messa in scena. 

b. Nel 1947 gli esponenti della scuola di Francoforte Theodor Adorno e Max Horkheimer, Scrivono a quattro mani in saggio intitolato dialettica dell'illuminismo, un testo il cui scopo è quello di indagare le degenerazioni del razionalismo occidentale nella moderna società industriale. 

I due filosofi introducono il concetto di "industria culturale", caricando l'espressione di una eccezione fortemente negativa: essi si riferiscono al complesso dei prodotti e delle strategie di distribuzione Nati dalla colonizzazione economica della sfera culturale, ovvero quel fenomeno tipico della società industriale avanzata che finisce per asservire la cultura a scoppi che le sono estranei.

L'industria culturale si avvale soprattutto dei canali della comunicazione di massa e mettere sul mercato prodotti che sono standardizzati, mediocri a livello qualitativo e costituiti in modo da impoverire l'immaginazione è il senso Critico del consumatore lasciandogli l'illusione di essere sovrano di scienze e gusti personali.

Seppure l'industria culturale un fenomeno tipico della società di massa, per Adorno e horkheimer e sta Non può essere definita "cultura di massa" punto l'individuo della società di massa è eterodiretto, soggetto passivo di una cultura che non è lui elaborare, ma che piuttosto lo "crea" a misura dei propri imperativi e valori.

ESERCIZIO 5: 

L'espressione industria culturale indica il complesso dei soggetti e delle attività economiche che, nella società industriale avanzata, si occupano della produzione e della distribuzione di beni e servizi culturali. Al mondo dell'industria culturale appartengono: il mondo dell'editoria, le case discografiche, l'industria cinematografica ed i mezzi di comunicazione di massa. 

Quando parliamo di industria abbiamo in mente il complesso delle attività produttive che trasformano le materie prime in merci di consumo. Si tratta di un fenomeno che avviene grazie all'investimento di ingenti capitali e all'uso di macchinari che permettono la realizzazione in serie di una grande quantità di prodotti. 

Il termine cultura identifica invece il complesso delle esperienze intellettuali di una civiltà, depositato nelle opere letterarie, musicali, artistiche e così dicendo. 

La produzione industriale è per definizione seriale e standardizzata, mentre le creazioni di cultura vengono associate ai concetti di unicità e originalità. 

La diffusione della civiltà culturale ha messo in confusione la linea di separazione tra la produzione tecnica e quella culturale. 

Il processo di industrializzazione ha agito sulla cultura in diverse vie: sia direttamente, attraverso le innovazioni tecnologiche che hanno permesso una più rapida realizzazione e distribuzione dei prodotti culturali; sia indirettamente, creando quelle condizioni, come la nascita della civiltà urbana e del tempo libero e l'affermarsi dell'economia di mercato, che hanno trasformato profondamente la natura delle produzioni culturali, tant'è che oggi bisogna riflettere sul termine "fare cultura".

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