SOCIOLOGIA: LA NUOVA POVERTA'

LA NUOVA POVERTA'

NUOVE FROME DI POVERTA'

Oggi conosciamo due tipi di povertà: la povertà assoluta e la povertà relativa.

 La povertà assoluta è quella povertà che si definisce come la mancanza delle risorse necessarie per soddisfare i bisogni umani fondamentali. Questa condizione era fino al secolo XIX una costante anche nelle società occidentali. Tra il 1887 ed il 1901, Charles Booth (1840-1916) e Seebohm Rowntree (1871-1954) condussero separatamente due studi sulla popolazione di Londra e di New York, da cui emerse che circa un terzo degli abitanti viveva in condizioni di oggettiva povertà.

La povertà relativa è quella povertà dove vi è una mancanza delle risorse necessarie per raggiungere quelle condizioni di vita che sono abituali o prevalenti, nella società di appartenenza. Si fa riferimento a questo tipo di povertà quando si parla di povertà nei paesi industrializzati. Il concetto di povertà relativa è stato introdotto dal sociologo inglese Perter Townsend (1928-2009) a partire dagli anni Sessanta del Novecento. La soglia oltre la quale un individuo o una famiglia possono dirsi poveri, la cosiddetta linea di povertà, viene solitamente stabilita in base all'"International Standard of Poverty Line" (ISPL), un sistema di riferimento internazionale che definisce povera una persona che dispone di un reddito (o un consumo) non superiore alla metà di quello nazionale pro capite. 

FENOMENOLOGIA DEI "NUOVI POVERI"

Il concetto di povertà relativa ci permette di identificare, nelle moderne società industrializzate, una categoria di persone che possiamo definire "nuovi poveri": si tratta di individui o nuclei familiari che vivono in condizioni dignitose, per i quali tuttavia le opportunità e le comodità che qualificano il tenore di vita medio di una società restano un traguardo irraggiungibile. 

Tra i fattori più significativi associati alla condizione di povertà ci sono l'elevato numero di figli; la presenza di un anziano nel nucleo familiare; la mancanza di uno dei genitori. Questi dati evidenziano una carenza profonda del Welfare State, inoltre la povertà relativa influisce anche negli anziani soli, soprattutto se donne. 

I dati mostrano che l'incidenza della povertà è maggiore in presenza di istruzione e di profili professionali non qualificati. 

Una condizione tipica del nostro tempo, legata a fenomeni come la precarizzazione del lavoro e le frequenti rotture dei nuclei familiari, è la cosiddetta "povertà fluttuante", ovvero una situazione di improvvisa povertà. 

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